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"I bacini ceramici delle Marche centro-meridionali. Nota introduttiva allo studio della ceramica medievale dell'area"
 
Nelle Marche centro-meridionali sulle facciate o sulle pareti laterali delle chiese e tra gli elementi architettonici dei chiostri e delle absidi sono spesso inserite ceramiche di varia grandezza e forma, conosciute genericamente come bacini ceramici. Questi, utilizzati tra il XII ed il XVI secolo, sono non solo espressione del gusto estetico dell'epoca ma anche di produzioni locali, semisconosciute, o di aree lontane come l'Egitto o la Spagna. La presenza di un gran numero di questi manufatti fittili, rivestiti con vetrina o smalto, è certamente dovuto agli intensi scambi commerciali lungo l'Adriatico, ad una committenza particolarmente sensibile alla problematica e ai trasferimenti di artigiani tra le varie aree. Dopo una introduzione sugli studi relativi all'archeologia medievale dell'area vengono esaminati i bacini presenti a Chiaravalle (AN), Tolentino (MC), Colmurano (MC), Recanati (MC), San Ginesio (MC), Fermo, Torre di Palma (FM), Sarnano (MC), Grottammare (AP), Aquaviva Picena (AP) e Ascoli Piceno. L'attuale stato di conservazione e alcune considerazioni sulle produzioni completano lo studio.